Tasse, controtasse, bolli, visite RINA, prezzi proibitivi di ormeggi e rimessaggi: chi ce la fa a mantenersi ancora in barca, pur non essendo ricco? La risposta del Carnevalli è una: nessuno! A meno che, intelligentemente, non segua i precetti da lui precisamente indicar e documentati, vale a dire facendosi la barca, sì, ma piccola, anzi piccolissima. A conti fatti (proprio di conti si tratta) un SIB (Sognatore In Bolletta, il protagonista del libro) che non è ricco e non è povero, che si guadagna da vivere lavorando tutto l'anno tranne quel mese di ferie che vorrebbe dedicare tutto al mare e alla barca, non ha molte scelte se non quella di convertirsi alla nautica minima, andando in crociera su uno scafo piccolo e carrellabile, che si caratterizza per quegli innumerevoli aspetti di economicità che l'autore ci illustra, documentando tutto con esperienze personali e con calcoli di spesa E vero, la barca piccola ha molti limiti, ma se si soppesano i vantaggi con onestà, il verdetto è sicuro. Basti fra tutti l'esempio della carrellabilità: se vogliamo andare in crociera molto lontano non abbiamo altro da fare che qualche ora in più di autostrada (invece che giornate intere di trasferimenti; magari a motore per via delle calme augustine). Insomma: il Carnevali consiglia (e mette in pratica). Ai velisti, quasi tutti sognatori in bolletta, viene data una valida e abbordabile alternativa. E perché non considerare questo manuale anche come una esortazione per i cantieri?