Verso la fine del 1998, a non molta distanza dall’area universalmente celebre della piazza del Duomo, fu ritrovato un antico porto pisano, interrato e poi dimenticato, ma rimasto prima in funzione per circa un millennio, dall’età etrusca a quella tardoromana, e, con il porto, un gran numero di relitti di imbarcazioni, alcuni dei quali molto ben conservati, vari per tipologia ed epoca. Ritrovamento straordinario e, certamente, anche fortunato, visto che l’occasione fu offerta dallo scavo delle fondazioni di un edificio delle Ferrovie vicino alla stazione Pisa-San Rossore. Prendendo l’avvio da questo eccezionale ritrovamento, il volume intende raccontare nei suoi vari aspetti, in modo suggestivo ed evocativo, il rapporto tra Pisa e il Mediterraneo nel corso di due millenni di storia, con l’obiettivo di restituire ai Pisani la coscienza dell’importanza del rapporto della città con il mare fin dalla sua stessa nascita e di creare al tempo stesso l’occasione per fare il punto sulle conoscenze scientifiche e sul loro sviluppo. Nel loro complesso i contributi del volume danno una percezione articolata dell’oggettiva importanza, in assoluto e non solo per la propria storia cittadina soltanto, dei rapporti tra Pisa e il Mediterraneo, con particolare attenzione ai tre grandi temi, suggeriti dal sottotitolo, della circolazione degli uomini, delle merci, della cultura. Nell’impostazione si è cercato di contemperare due esigenze: far centro sui rapporti tra Pisa e il Mediterraneo, per restare legati al tema centrale, e però collocare queste vicende nel quadro più generale della storia mediterranea. Così si può leggere una sintesi preziosa sul rapporto tra l’Etruria e il mare, o un panorama sulle installazioni militari nei porti dell’età classica ed ellenistica, o nuove riflessioni sul Mediterraneo in età moderna. Sono presentati insieme reperti archeologici, monete, bacini ceramici, documenti cartacei e pergamenacei, sculture, disegni, bronzi, tavole dipinte, bandiere, armi, ancore, secondo i temi dominanti della mostra: il mare e la navigazione, le importazioni e le esportazioni di merci, gli scambi culturali, gli spostamenti degli uomini. Alcune opere d’arte sono state scelte anche in ragione della loro straordinaria bellezza, ma la loro presenza è pienamente motivata dalla loro connessione con i temi e con le altre testimonianze.