I principali passaggi storici di questo "ciclo artistico" oggetto della pubblicazione possono essere così riassunti: furono Pier Francesco Mola (1612-1666), su incarico del principe Camillo Pamphilj, insieme a Pandolfo Reschi (1640-1696) al servizio del cardinale Francesco Maria de' Medici, e a Christian Reder (1656-1729) al seguito Innocenzo XII (1691-1700), ad inaugurare questa importante produzione pittorica sul litorale anziate. Nella loro scia, per documentare la venuta ad Anzio di Benedetto XIV (1740-1758), Paolo Anesi (1697-1773), al servizio del cardinale Corsini dipinse diverse tele e suggestivi "capricci" secondo lo stile dell'epoca. L'interesse di questi grandi maestri per Porto d'Anzio accese la curiosità di altri pittori provenienti da tutta Europa. Ad Anzio dipinsero non solo artisti italiani, ma anche inglesi, danesi, francesi, tedeschi, olandesi, polacchi, svizzeri, austriaci, spagnoli, che per tutto il Settecento e l'Ottocento ritrassero il litorale anziate e la spiaggia romana da Civitavecchia a Terracina. Ad Anzio, Giovanni (Nino) Costa (1826-1903) nel 1852 concepiva il suo capolavoro Donne che imbarcano legna al porto di Anzio (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma) che aprì nuovi orizzonti all'Arte del secondo Ottocento. Nel 1866 sui lidi neroniani Anselm Feuerbach (1829-1880), tra i massimi esponenti della pittura tedesca del XIX secolo, trovò ispirazione per la sua Medea, una delle sue opere più conosciute (Neue Pinakothek - München).
Data pubblicazione
23/11/2013