Gli affreschi di Tarquinia, Cerveteri e Vulci, preziosi capolavori realizzati da una scuola pittorica di cui si ignora praticamente tutto, non sono mai stati compresi in profondità, ma solo superficialmente elogiati. La loro struttura simbolica, propria delle arti sacre dell’antichità, è rimasta ignorata. Con una ricerca puntigliosa, insolita e pionieristica, l’autore cerca di svelare le simbologie e gli enigmi delle policrome figure etrusche, aprendo nuovi e sorprendenti panorami interpretativi. Riemerge così il senso arcano e non apparente dei simboli pittorici, che illuminano sugli aspetti del vivere comune, ma anche su quello che fu il tema centrale della cosmovisione etrusca: il mistero del ciclo vita morte-rinascita.
Data pubblicazione
01/12/2004