Nel 1972 pubblicavo un primo compendio di norme sul lavoro portuale, che veniva nel tempo aggiornato e integrato attraverso quattro successive edizioni. L'ultima, edita nel 1994, conteneva una appendice di aggiornamento relativa alla legge 28 gennaio 1994, n. 84 sul "Riordino della legislazione in materia portuale", appena pubblicata. Nella relativa prefazione anticipavo l'esigenza di una radicale ristrutturazione dell'opera dopo l'emanazione di tutti i decreti attuativi destinati a completare e meglio definirei l nuovo assetto normativo - organizzativo del lavoro portuale. Anche se questo riassetto normativo è lungi dall'essere definito (non tutti i decreti attuativi - pensiamo a quello relativo all'art. 18 delle legge di riforma - sono stati emanati e sono all'esame delParlamento proposte di modifica degli art. 61 e 71 della stessa legge), ho ravvisato l'opportunità di dare ugualmente corso alla preventivata ristrutturazione dell'opera. Il presente testo tiene ovviamente conto di tutte le modifiche apportate all'ordinamento del lavoro portuale, salvaguardando, nel contempo, quelle parti del mio precedente lavoro che risultano tuttora valide (pensiamo alla nozione di "operazione portuale"; agli stretti legami esistenti tra il vecchio art. III Cod. Nav. e l'art. 16 della nuova legge; ai rapporti tra le operazioni portuali e il contratto di trasporto di merce per mare; al contratto di imbarco e sbarco etc.) e ricercando un più agevole raccordo tra il vecchio ordinamento di cui mi è parso utile riproporre, seppure succintamente, la genesi e i successivi sviluppi) e le norme riformatrici. Ho colto altresì l'occasione per dilatare il raggio d'azione della mia ricerca, che era stata sin qui circoscritta al lavoro portuale in senso stretto, per ricomprendervi una parte a carattere generale relativa alla amministrazione della marina mercantile e alla amministrazione e gestione dei porti (oggetto di specifiche e separate dispense). Di qui l'opportunità di modificare il titolo del volume proprio allo scopo di adeguarlo al suo nuovo contenuto. Tengo infine a sottolineare che anche quest ultimo mio lavoro, al pari dei precedenti, conserva, nella sostanza, la veste di un compendio, destinato ad avere l a più ampia possibile diffusione, anche al di fuori dell'ambito accademico. Pur prendendo atto, con non poca soddisfazione, che qualificati testi di diritto della navigazione, cito per tutti il recente corposo "Trattato di diritto della navigazione" di Giorgio Righetti, continuano a citare, mostrando di apprezzarli, i miei studi e le mie ricerche sul lavoro portuale. Giorgio Lombardi