Nel XIV secolo un piccolo porto usato per lo scarico di legname, carbone e vino. Nel XVIII, per volere del Papa, il progetto dell'architetto Alessandro Specchi per una realizzazione monumentale con banchine, piazzali, scalinate, costruite anche con materiali di spoglio provenienti dal Colosseo. Poi, il degrado, la dimenticanza e, dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia, la demolizione. Un viaggio alla scoperta del Porto di Ripetta nello splendore delle sue architetture, ormai perdute, ma anche nella vitalità dei suoi ritmi e del suo ambiente, grazie alla puntuale ricostruzione delle abitudini della città, tra consegna delle merci, trasporto di persone, lavoro, ricchezze guadagnate o perdute. Una storia del cuore di Roma, tesa a recuperare la memoria della città e a rintracciare gli indizi ancora esistenti del passato, tra colonne che recano i segni delle piene del Tevere e una fontana rimasta a vegliare il Porto che non c'è più. La fontana del Navigatore, infatti, ai primi del Novecento fu trasferita poco distante per l'allargamento degli argini del Tevere. Dalla vita sul fiume alla costruzione dei muraglioni, dalle demolizioni di ieri ai nuovi progetti di oggi, un itinerario nel tempo e nello spazio che permette di indagare società, costumi, arte e architettura.
Data pubblicazione
12/04/2018