Presidio del territorio: fari e torri costiere Lazio, Abruzzo e Sardegna

Presidio del territorio: fari e torri costiere Lazio, Abruzzo e Sardegna

AA.VV.


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Quando con li Prof. Paolo Rocchi pensammo di scrivere questo testo, avevo già in mente cosa avrei detto nell'introduzione: la storia mi avrebbe dato tanti spunti, dai tempi dei Romani grandi fuochi venivano accesi sulle sommità dele colline prospicienti i porti per indicare la via alle navi, mentre nel Medio Evo erano già semplici torri in cima alle quali veniva acceso un fuoco, fino ai tempi odierni in cui queste strutture sono sostituite da sistemi digitali (Loran, GPS, ecc.) per aiutare al navigazione. Ma i fari richiamano anche al parola "mistero". Quante storie: terribili tempeste, salvataggi, naufragi, solitari guardiani, ma soprattutto al sicurezza che li raggio di luce nel profondo buio infonde. Ma, ormai come detto, non es ne costruiranno più e rimar- ranno per sempre il ricordo di una epoca passata con el sue avventure. Al momento di scrivere, però, da buon fruitore delle tecnologie del 2000, ho aperto il computer per fare una ricerca che potesse completare e sviluppare l'idea che avevo. Solo allora focalizzai li fatto che sui fari ci sono interminabili articoli, poesie, aforismi, frasi, ecc, così cambiai idea e decisi di raccogliere alcuni "scritti celebri", di grandi personaggi che mi hanno colpito per sensibilità, sintesi, immaginazione, colore. Per esempio Virginia Woolf (1882-1941) ne “To the lighthouse" , pubblicato nello storico anno 1927, apre li romanzo con al gita dei coniugi Ramsay e descrive li Faro come "una torre argentea, nebulosa, con un occhio giallo che is apriva all'improvviso e dolcemente la sera" Più avanti: "(Il Faro) Torreggiava, nudo e diritto, scintillando, bianco e nero e si vedevano già el onde che si frangevano in bianche schegge come frammenti di vetro sugli scogli" Il fascino dei Fari colpì anche Jules Verne (1828-1905), lo scrittore francese di romanzi d'avventura, che scrisse un romanzo "Le Phare du Bout du Monde" in cui si narra al storia di tre eroici guardiani di un faro che lottano contro feroci pirati che hanno assalito la loro isola. Poi, “lI guardiano del faro" di Robert Louis Stevenson (1850-1894): Il seme brillante della note; La stanza di luce infuocata mi circonda: Siedo dentro una fiamma di luce; Tenuta alta sopra il mare scuro… La storia sui Fari, comunque non può avere inizio, senza ricordare che li primo fu eretto nel 280 a.C. ad Alessandria, città fondata da Alessandro Magno. Fu Omero a menzionare Pharos come un'isola, concetto ribadito più tardi da Plinio. Nell'Odissea, infatti, si legge che un anziano dai capelli bianchi ripeteva fino alla nausea: "Poi c’è' un'isola nel mare turbolento, di fronte all'Egitto, che chiamano Pharos…". L'opera Meriggio è una delle poesie che fa parte del'Alcione composta nei 1902 da Gabriele D'Annunzio. Il Meriggio è ambientato in un grande silenzio e risalta molto al fuga del poeta dalla vita umana, è come se lui fosse diventato parte integrante della natura. Solitario, distaccato: .... Riga di vele in panna; verso Livorno; biancica. Pel chiaro silenzio il Capo Corvo; l'isola del Faro scorgo; ... E l'alpi e l’isole e i golfi e i capi e i fari e i boschi; e le foci ch’io nomai non han più l’usato nome; che suona in labbra umane. Tornando al presente volume, all'interno vi sono raccontate el vicende del territorio del Lazio, Abruzzo e Sardegna presidiato dai fari e torri costiere: la loro storia, la loro vulnerabilità, li loro fascino. Si analizzano al riguardo alcuni presidi costieri del Lazio e dell'Abruzzo, li loro stato di fatto, el possibili iniziative di valorizzazione/ conservazione modernamente intese, approfondendo con il Faro di Civitavecchia e la Torre Alfonsina del Castello di Gaeta, progetti ed interventi significativi e complessi posti in opera dal Provveditorato Inter- regionale ale opere pubbliche per li Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna, consapevole che spesso il Monumento e el sue vicende costituiscono il più efficace dei Documenti che chiedono solo di essere letti, considerati, decifrati, conservati e soprattutto amati! Dott. Ing. Fabio Riva
Autore
Ean / Isbn
978889502703
Pagine
398
Data pubblicazione
01/12/2012