Nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, Henry Miller pone fine al decennio parigino che lo aveva reso scrittore di successo e che gli aveva dato la fama di scandaloso libertino. Seguendo le tracce di altri suoi connazionali illustri come Lawrence Durrell, si trasferisce in Grecia, ospite proprio dell’amico scrittore. Qui ritrova una vitalistica passione per la natura, per i paesaggi, per gli abitanti: il suo spirito creativo si manifesta in particolare nel Colosso di Marussi, l’opera più significativa del periodo, ma la prima testimonianza di questo ritrovato entusiasmo è nel piccolo quaderno di appunti Prime impressioni della Grecia. Scritto per l’amico e poeta greco Seferis, era rimasto sconosciuto ai più. Dopo la morte del poeta, nel suo archivio, è stato ritrovato il manoscritto originale. Ha così visto la luce questo piccolo gioiello che ha in sé tutta la forza del Miller dei capolavori, del Miller delle grandi opere. È la prima edizione italiana.
Data pubblicazione
01/04/2007