Smessi gli abiti variopinti e imprecisi dell'umanesimo genialoide, l'archeologia si eleva finalmente al rango di scienza, che ha con le altre discipline rapporti paritetici. In questa nuova fase, un contributo qualificato di idee e proposte può certamente emergere da questo testo, che descrive un profilo professionale certamente ignoto al panorama italiano e assai più di casa negli ambienti anglosassoni: la figura dell'archeologo specialista in stratrigrafie, esperto nella ricognizione dei rapporti stratigrafici e nell'individuazione delle interfacce assai più che nell'interpretazione, ad esempio, dei reperti contenuti negli strati. Sulla collocazione professionale di questa figura di operatore sul terreno, sui rapporti con la figura tradizionale dell'archeologo militante storicamente sviluppatasi in Italia, è aperto un dibattito, nel quale interviene autorevolmente il saggio introduttivo di Daniele Manacorda.
Data pubblicazione
15/09/2016