Procida è da sempre luogo di contaminazione tra culture e punto di incontro per artisti, scrittori, poeti, fotografi, registi. Nel 1600 a.C. è documentata per la prima volta la presenza greca sull'isola e, non a caso, quest'ultima compare in opere dell’età classica come la Gigantomachia di Apollodoro di Atene. Nel 1350 Boccaccio ambienta a Procida una novella del Decamerone, mentre nel Cinquecento l’isola è terra di frontiera nello scontro fra l’impero ottomano e la Lega Santa. Si succederanno sull'isola saraceni, aragonesi e borboni. Sarà poi la volta del secolo dei lumi e dei Grand Tour, che porteranno a Procida viaggiatori da tutto il Nord Europa, come Alphonse de Lamartine, autore di Graziella, romanzo simbolo dell’isola. Oggi, Procida continua a essere fonte di ispirazione per letterati, artisti e registi, a cominciare da Elsa Morante e dal suo L’isola di Arturo. L'isola di Procida, Capitale italiana della cultura 2022, non smette di affascinare, grazie alla straordinaria ricchezza di tradizioni che si stratificano e si intrecciano sul suo territorio. Procida ispira ricostruisce per la prima volta, attraverso un ricchissimo apparato iconografico e una ricerca rigorosa, la storia di come l’isola sia diventata nei secoli un crocevia di linguaggi, stili, architetture. Un contributo fondamentale per comprenderne la complessità e le infinite meraviglie.
Data pubblicazione
10/01/2022