Perché un libro sulle Navi di Trieste dedicato ai quattro Conti del Lloyd Sabaudo? La ragione è molto semplice. Il Conte Grande, completato nel 1928, è stato costruito dal Cantiere San Marco dello Stabilimento Tecnico Triestino ed è stato il primo grande transatlantico di quello stabilimento che fino allora aveva costruito una flotta di navi da guerra fra cui dodici delle tredici corazzate della I.R. Marina da guerra austriaca entrate in servizio fra il 1901 ed il 1914. Al Conte Grande sarebbero seguite la splendida motonave Victoria del Lloyd Triestino ed il meraviglioso supertransatlantico Conte di Savoia ordinato dal Lloyd Sabaudo ma entrato in servizio con i colori della Società Italia, la lussuosa motonave Vega e, nel secondo dopoguerra, l’Augustus, le tre motonavi tipo Australia, Victoria, Asia e Raffaello, per citare solo le più importanti. Il Conte Biancamano, costruito in Gran Bretagna nel 1925, divenne dodici anni dopo la nave più grande del Lloyd Triestino, destinata alla prestigiosa linea fra la città di Genova, l’India e l’Estremo Oriente. Dopo le vicende della seconda guerra mondiale il Conte Biancamano fu ricostruito e rimodernato dai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste presso il Cantiere di Monfalcone. Conte Rosso e Conte Verde, costruiti in Gran Bretagna nel 1922 e 1923, sono stati dopo il 1932, i due piroscafi più prestigiosi del Lloyd Triestino in servizio fra Trieste, l’India e l’Estremo Oriente. Navi di alta classe preferite, assieme alla veloce motonave Victoria ed al piroscafo Gange, dalla grande clientela internazionale ed anglosassone in particolare. Sono state quindi quattro navi legate a Trieste ed il cui ricordo è ancora vivo in tante persone.
Data pubblicazione
01/01/2011