“Ma perché ci sono i navigatori solitari? Sempre meglio sopportare la solitudine che i venti anni di carcere per omicidio che si rischiano a dividere la vita in barca con qualcuno”. Con questa premessa, e la convinzione che i veri pericoli in mare vengano dagli equipaggi e non da avarie e tempeste, Scheichenbauer racconta le sue esperienze semiserie di venticinque anni di vita in barca.
Data pubblicazione
01/05/2007