Thor Heyerdahl - il suo nome è ormai leggendario - può essere considerato l'ultimo grande avventuriero della scienza moderna, famoso in tutto il mondo per i suoi viaggi nel passato, per le temerarie traversate da lui compiute su antichissime imbarcazioni: dapprima con la zattera di balsa Kon-Tiki , ora con le due barche di papiro chiamate Ra, dal nome del Dio egizio del sole. Il Norvegese attraversa l'Atlantico dalla costa occidentale dell'Africa alla costa orientale dell'America Centrale con un equipaggio internazionale rappresentante otto nazioni e quattro continenti - c'è anche un medico sovietico che partecipa alla spedizione. A ragione, la Ra batte la bandiera delle Nazioni Unite. Scopo della traversata è quello di rispondere a un interrogativo scientifico: fra i più antichi popoli mediterranei e gli Indios dell'America Centrale intercorsero rapporti culturali? Le Piramidi erette sulle due sponde dell'Atlantico lo farebbero supporre - Heyerdahl, almeno, lo ritiene possibile. Le imbarcazioni di papiro egizie erano in grado di attraversare l'oceano? Sì: Heyerdahl lo dimostra. Con ciò, non è ancora possibile asserire che gli Egizi o i Fenici abbiano veramente compiuto questa traversata. Le più ardite teorie sono sempre confutabili e nessuno 'può rendersene conto meglio di Thor Heyerdahl, membro di numerose accademie scientifiche, socio onorario di innumerevoli istituzioni , universalmente onorato e stimato. Le sue spedizioni con la Ra non furono soltanto un esperimento scientifico, ma anche un tuffo nell'avventura. Nel nostro mondo ormai privo di illusioni, l'avventura acquista un fascino particolare. Heyerdahl ce la presenta nella sua maniera inimitabile, che ben ricordiamo dalla lettura di «Kon-Tiki».