Silverio Mazzella, titolare dell’unica libreria di Ponza “Al Brigantino” nonché cartografo e ricercatore delle vicende storico-folcloristiche isolane, ha pubblicato di recente un grazioso volumetto illustrato, il cui titolo “Racconti e leggende dell’isola dei pescatori”, non può non suscitare la curiosità del lettore, tanto più che ogni brano è illustrato dai suoi magistrali acquerelli. L’autore, con uno stile molto semplice e conciso, sulla scia dei favolisti a noi familiari, ci conduce con mano attraverso il mito, le vicende storiche e le leggende dei nostri avi, che riguardano la nostra isola. Così apprendiamo il punto esatto dove sbarcò Ulisse, a Chiaia di Luna: non poteva essere altrimenti. A seguire i sacrifici agli dei, con l’annesso misterioso cerimoniale, nelle Grotte di Pilato. L’autore si sofferma un po’ di più sulla vicenda di Papa Silverio, patrono di Ponza, e la battaglia navale tra aragonesi e genovesi del 1435, che tra l’altro ispirò un poemetto al poeta spagnolo dell’epoca, Inigo Lòpez de Mendoza: “La Comedieta de Ponza” e un’ode al poeta di corte Antonio Astesano, i cui primi versi furono dedicati appunto alla nostra isola: O Ponza, tu sola sarai ricordata per questa crudele tenzon sanguinosa, avrai fama d’eterna durata, fra l’isole tutte sarai tu famosa! ( … ) Non meno interesse suscitano le vicende dei nostri pescatori e marinai continuamente alle prese con le forze della natura che all’improvviso si scatenano. Tipico è lo stratagemma del taglio “d’a coda i Zefaro” (coda di Zefiro o tromba marina), ad opera del primogenito maschio, il quale deve posizionarsi e mostrare alla tromba marina le proprie terga nude … Uno degli ultimi racconti, “Santérmene”, riguarda il compianto Nino Picicco, orchestrale e animatore, assieme a Franco de Luca, delle estati ponzesi. In questa breve novella, però, Nino veste i panni del pescatore dilettante, in una memorabile pesca notturna a calamari, in cui la fa da padrone appunto “Santermene” … di che si tratta?
Data pubblicazione
04/04/2017