Questo volume è frutto di una straordinaria collaborazione a distanza. Il maggior archeologo dell’Isola di Pasqua, Georgia Lee, ha accettato di scrivere un testo sintetico per il largo pubblico facendo il punto delle conoscenze attuali sulla straordinaria civiltà Rapa Nui. Un grande fotografo spagnolo, apprezzato in tutto il mondo della fotografia come interprete di siti archeologici e del Mediterraneo, ha seguito il “percorso di lavoro” tracciatogli dall’Autrice e si è recato all’Isola di Pasqua per realizzare una dettagliata campagna fotografica con l’aiuto dei nuovi obiettivi panoramici. Un tuffo nel passato e nel presente del popolo Rapa Nui per togliere il sapore hollywoodiano da cui recentemente è stato investito. Un popolo polinesiano che, arrivato dall’estremo punto a sud-est del Pacifico, raggiungibile per catamarano, si è insediato in un isola restandovi senza comunicazioni con il resto del mondo per 1400 anni. Questo popolo, martoriato dal colonialismo e da anche recenti fasi del neocolonialismo americano e cileno, vive oggi un periodo di possibile ripresa. Le monumentali testimonianze lasciateci dalla sua storia , le più impressionanti di tutto l’Oceano, sono giustamente attribuite dall’Autrice alla cultura polinesiana e questo libro, pur di piacevole lettura, confuta la tesi di chi, come Thor Heyerdhal, vorrebbe il popolamento dell’Isola di Pasqua in connessione con le culture precolombiane. Non si tratta solo di un grande libro di archeologia, ma anche di un contributo alla storia e alla preservazione di un popolo e di un sito unici al mondo.
Data pubblicazione
01/01/1994