Nella lotta alla stregoneria di medievale memoria, ciò che venne reputato “diabolico” non fu altro che la riemersione di antiche tradizioni etrusche, vive nello spirito e nelle pratiche del popolo delle campagne. Nell’isolamento di regioni boschive e montane, il culto di una Grande Dea della terra aveva trovato dove conservarsi ad essere tramandato. Nel libro viene presentata l’originaria cosmovisione etrusca e le sue sopravvivenze nella stregoneria medievale e in successivi episodi di fine Ottocento.
Data pubblicazione
20/09/2011