Roma e Cartagine: due città del mondo antico che si contendono l'egemonia del Mediterraneo. Nella prima fase trattano, si accordano sui commerci, cercano di stabilire modi di convivenza con vantaggi reciproci. Poi si dipana una lunga vicenda di conflitti che alla fine vede Roma vincitrice e la città punica umiliata nel 146 a.c. fino alla distruzione. È insomma la vicenda di due civiltà rivali che non mancano tuttavia di similitudini e punti di contatto. Sia l'una sia l'altra coltivano un ethos patriottico, fatto di eroismi civili e militari, ma ognuna lascia una propria impronta nella storia. Cartagine proietta i propri commerci oltre le Colonne d'Ercole, tenta il periplo dell'Africa e punta, dall'Atlantico, verso le coste della Bretagna. Roma conquista gran parte della penisola italica e, già dal Foedus Cassianum, stipulato nel 493 a.c. con i Latini, tesse la propria tela del diritto e delle cittadinanze. Alla fine essa conquista l'intero Mediterraneo, mentre, per volontà di Cesare e, in maniera decisiva, dell'imperatore Ottaviano Augusto, Cartagine risorge dalle proprie rovine, non più punica ma romana. Malgrado i pregiudizi che persistono, la metropoli nordafricana rivive inoltre nell'immaginario, soprattutto attraverso il mito virgiliano di Didone e il culto della dea madre Tanit, che nella venerazione dei Romani assume il nome di Dea Caelestis.
Data pubblicazione
20/03/2019