Asilo e rifugio per reietti, città promiscua, che cresce accogliendo gli stranieri e i vinti, concedendo la libertà agli schiavi, dove mescolare il sangue non è un tabù, ma una virtù: così appare Roma ai suoi albori attraverso i luoghi della memoria e i miti di fondazione. Lungi dall’essere motivo di imbarazzo, come avrebbero voluto i suoi nemici, questi racconti divennero la pietra angolare sulla quale i Romani costruirono la propria “identità” civile e politica. Molte sono le “Rome” che hanno preceduto quella di Romolo, eppure vi è una costante, una sorta di filo rosso che le unisce tutte:
Data pubblicazione
21/10/2021