«Questa parola marinaresca Rhumbs ha imbarazzato alcuni – di coloro, penso, per i quali i vocabolari non esistono. Il Rhumb è una direzione definita dall’angolo che fa sul piano dell’orizzonte una retta qualsiasi con la linea del meridiano su quel piano. Rhumb è una parola francese da moltissimo tempo. L’ha usata Voiture. Esiste anche il verbo arrumer, poiché Rhumb si è scritto talvolta rumb e talvolta rum. Perché questo nome su una raccolta d’impressioni e d’idee? Come l’ago della bussola rimane sufficientemente costante, mentre la rotta varia, così forse si possono guardare i capricci oppure le applicazioni successive del nostro pensiero, le variazioni della nostra attenzione, gli incidenti della vita mentale, le divagazioni della nostra memoria, la diversità dei nostri desideri, delle nostre emozioni e dei nostri impulsi – come degli scarti definiti dal contrasto con non so quale costanza nell’intenzione profonda e essenziale dello spirito, – specie di presenza a se stessi che la oppone a ciascuno dei suoi istanti. Le osservazioni e i giudizi che compongono questo libro furono per me allo stesso modo come tanti scarti da una certa direzione privilegiata del mio spirito: per cui Rhumbs».
Data pubblicazione
04/11/2015