Nella zona meridionale dell’oceano Indiano, a circa metà strada tra Sudafrica e Australia, poco sopra il circolo polare antartico, le isole Kerguelen prendono il nome dal francese Yves Joseph Marie de Kerguelen de Trémarec (1734-1797), che le avvistò nel 1772 senza mettervi piede ma credendo di aver scoperto un nuovo continente. Vi ritornò al comando di una seconda, sfortunata spedizione: l’accusa di aver imbarcato una giovane amante, lo scorbuto, le tempeste di ghiaccio, il degrado degli uomini e delle merci condussero la nave al limite dell’ammutinamento. Al ritorno in patria, gli intrighi travolsero i sogni di Kerguelen. Il navigatore del «paese dell’ombra» diede il proprio nome a una terra che fu la sua rovina. Isabelle Autissier, la «signora degli oceani» che nel 1994 disalberò al largo delle Kerguelen e fu costretta a farvi scalo, è ritornata in questa sperduta landa di terra e ghiaccio, che sembra «erosa, fatta a brandelli dal vento e dal mare», per incrociare poi la rotta del suo scopritore, fino a scriverne una biografia di lungo corso e di inconsueto spessore storico-psicologico, che non è soltanto una storia marinara ma si interroga sul rapporto fra l’uomo e la natura con la forza di un romanzo e la singolare intensità di un’evocazione personale.
Data pubblicazione
01/06/2007