Album fotografico. Una splendida dichiarazione d’amore per l’antica e fascinosa Didyme, in cui i singoli scatti come le tessere di un mosaico compongono un racconto affascinante e mai banale. Un racconto che si sviluppa e si snoda nell’arco di 25 anni, che si affida per forza di cose a diversi supporti fotografici (negativi 35 mm, diapositive, vecchie stampe digitalizzate), ma che mantiene intatta l’ispirazione iniziale: rivelare la vera anima dell’isola verde, che si svela solo a chi sa guardare in profondità e non si lascia abbagliare soltanto dalla superficie delle cose e dalle frivolezze legate alla stagione estiva. Per chi conosce e frequenta Salina l’album di Giuseppe Leonardi e Gerardo Rizzo, che contiene 90 scatti, sarà sicuramente stimolo per conoscerla ancora e meglio, anche perché i due autori hanno avuto la bella idea di mettere a confronto alcuni luoghi dell’isola, immortalati da Pino Paino nel 1986 con i disegni lasciati da quel personaggio straordinario che fu l’arciduca Luigi Salvatore d’Austria nell’800. Chi non la conosce per niente o solo superficialmente, guardando l’album di Leonardi e Rizzo avvertirà insopprimibile il desiderio di approdare alle sue coste, se possibile non in piena estate, meglio in autunno o in primavera, quando Salina si raccoglie attorno a se stessa e così potrà percorrerla in lungo e in largo lungo le sue coste e lungo i sentieri che portano alla Fossa delle Felci e magari farsi avvolgere da un sudario di nebbia e cominciare così a comprendere la vera anima di un luogo unico e irripetibile.
Data pubblicazione
01/11/2014