I pescatori, si sa, parlano poco, ma sanno essere formidabili poeti e narratori. Intrecciano lingue come reti, nodi del presente e maglie di memorie ancestrali... Cinque racconti che s’intrecciano come capitoli di quella sorta di romanzo della memoria marina che Moncef Ghachem, poeta e pescatore tunisino, da anni compone in versi e prose, come un incessante lavoro di tessitura di reti.
Data pubblicazione
04/11/2013