Curata da Giovanni Lilliu, che fu allievo e collega di Massimo Pallottino, profondo ed illuminato conoscitore del mondo paleosardo nella doppia veste di docente di Paletnologia e di Soprintendente alle Antichità della Sardegna, l’opera esprime bene la concezione dell’archeologo come storico, capace di ricostruire il percorso di popoli del passato intesi non solo come creatori di manufatti, ma soprattutto come ideatori di valori umani e spirituali, artefici di civiltà.