La diffusione in Italia dei centri d'altura determinò, con la realizzazione delle ferrovie, la costruzione di molte stazioni a qualche chilometro dai paesi, in pianura o nel sottostante fondovalle, per l'ovvia necessità di evitare al massimo i dislivelli e gli allungamenti dei tracciati. Sulla linea longitudinale Roma-Pisa, completata nel lontano 1867, ben 18 stazioni furono costruite a una certa distanza dai centri interessati, dando origine alla formazione di uno sdoppiamento, grande o piccolo, dei paesi serviti dalle stazioni. La localizzazione alla stazione di Scarlino di un vero e proprio polo di teleferiche minerarie attrasse la popolazione, originando un piccolo centro abitato. Questo si è sviluppato maggiormente in seguito per l'attrazione esercitata dalla strada consolare Aurelia e recentemente per il sorgere di industrie nelle vicinanze. La stazione ferroviaria ha avuto quindi nel caso di Scarlino Scalo una influenza indiretta sui fatti antropici, avendo essi favorito la nascita di un impianto industriale. Nel presente libro vengono tracciate innanzitutto brevi storie della nascita e dello sviluppo della ferrovia Roma-Pisa e della stazione di Scarlino. Vengono fatte poi una rassegna delle miniere piritifere delle Colline Metallifere e una descrizione puntuale dei tronchi costituenti la grande rete di teleferiche per il trasporto della pirite dalle miniere alla stazione di Scarlino e da qui al pontile d'imbarco di Portiglioni.
Data pubblicazione
01/11/2001