Un particolareggiato studio, un’approfondita rilevazione dei “fari” e “fanali” di Sicilia rientrava nei programmi dell’Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici, Istituto da sempre attento alla ricognizione dei beni culturali isolani, anche in questo caso di beni culturali si tratta, con particolare riferimento ai nostri litorali. È un’avvincente carrellata sulle coste siciliane, con una ricca appendice documentaria ed un essenziale apparato fotografico ed iconografico: dal faro messinese di Punta San Ranieri, uno dei più antichi d’Italia, a quello di Capo Rasocolmo, a pochi chilometri da Messina, dal faro della Torre Avalos di Augusta, sull’omonima fortezza realizzata nel XVI secolo, a quello di Capo Rossello, al faro di San Vito Lo Capo, tra i più importanti ed antichi, al faro di Punta Libeccio, nell’isola di Marettimo, al faro di Capo Gallo, nel golfo palermitano.
Data pubblicazione
04/11/2016