The sea monsters on medieval and Renaissance maps, whether swimming vigorously, gambolling amid the waves, attacking ships, or simply displaying themselves for our appreciation, are one of the most visually engaging elements on these maps, and yet they have never been carefully studied. The subject is important not only in the history of cartography, art, and zoological illustration, but also in the history of the geography of the ‘marvellous’ and of western conceptions of the ocean. Moreover, the sea monsters depicted on maps can supply important insights into the sources, influences, and methods of the cartographers who drew or painted them. In this highly-illustrated book the author analyzes the most important examples of sea monsters on medieval and Renaissance maps produced in Europe, beginning with the earliest mappaemundi on which they appear in the tenth century and continuing to the end of the sixteenth century. - Chi ha visto almeno una volta una mappa antica—dal vivo, dentro la teca di un museo, o anche soltanto in foto—di quelle fatte a mano da eroici cartografi/esploratori, con le coste dal profilo abbozzato, i nomi delle località scritti con mille ghirigori, le terre che oggi, abituati alle dettagliatissime fotografie satellitari, appaiono come buffi, e maldestri mutanti disegnati da un bambino. Chi ne ha vista almeno una sa che di solito nei mari e negli oceani, spesso tanto grandi quanto il senso di smarrimento di fronte a quell’enormità di nulla, si nascondevano mostri spaventosi: draghi, kraken, sirene e dei vendicativi, pesci assassini dalle lunghe zanne ed orrendi (quanto fantasiosi) ibridi che mettevano in guardia i naviganti sui pericoli dell’ignoto. A quanto pare inizialmente i cartografi credevano davvero nelle creature che disegnavano e si ispiravano a racconti e leggende marinaresche. Poi col tempo le terribili beste assunsero un ruolo puramente decorativo e spesso diventavano la ragione per la quale si sceglieva di acquistare una mappa piuttosto che un altra. In entrambi i casi, comunque, quei mostri marini raccontano di un periodo storico—quello che va dal medioevo al rinascimento—tanto quanto le carte che andavano ad illustrare: ne raccontano gli incubi, le visioni, le storie e soprattutto le paure.
Data pubblicazione
15/06/2013