C’è una bellezza immediata, istintiva, nell’arte della pesca. I colori, i gesti ripetuti, gli odori acri sono nutrimento per la fantasia che attinge alla primordiale lotta tra uomo e pesce. Che poi lotta non è, perché quel continuo inseguirsi, cacciare gli uni gli altri è l’ineluttabile che fa parte della vita, è l’energia che si trasforma in un quid novi, è la magia che regala l’inconsapevole volto di un pescatore nella lotta quotidiana con il mare. Noi siamo solo spettatori. Ed è con con questo sguardo, con la prospettiva di chi è assetato d’incanto che la Vedetta e le organizzazioni della pesca hanno immaginato Sealife la vita nel mare.
Data pubblicazione
01/11/2006