Si tratta degli atti del 1 convegno di Archeologia subacquea, svoltasi a Favignana nel maggio del 1984 curati da Giulia D’Angelo, promotrice dell’iniziativa nell’ambito della Settimana delle Egadi. Tra gli interventi importantissimo quello di Vincenzo Paladino che dichiara di aver ritrovato sott’acqua, a pochi metri di profondità 150 ancore romane in piombo, in località Capo Grosso, a Levanzo. Nel volume si trovano gli interventi di: Antonio Allegra Finalità del Convegno; Marco Bonino Archeologia navale in Italia-Temi ricerche e recupero; Giulia D’Angelo Le Egadi per il Mediterraneo; Carmela Angela Di Stefano Programmi della Soprintendenza archeologica della Sicilia Occidentale; Alice Freschi Proposte per l’archeologia subacquea in Italia; Piero A. Gianfrotta Realtà e prospettive dell’archeologia subacquea nel contesto del Mediterraneo e della Sicilia Occidentale; Rossella Giglio Il ruolo dell’Associazionismo-l’archeoclub in Sicilia; Luigi Griva Impiego di materie plastiche in archeologia subacquea; Costantino Meucci Sui criteri per la definizione degli interventi conservativi su reperti archeologi subacquei; Piero Pruneti Salviamo il relitto del Giglio Porto; Vincenzo Paladino Sul recupero di 150 ancore in piombo; Gianfranco Purpura Ritrovamenti archeologici sottomarini nella Sicilia Occidentale; Edoardo Riccardi Proposta di formazione di quadri per un lavoro archeologico subacqueo; Francesco Paolo Rizzo Ruolo mediterraneo delle Egadi-acquisizioni e prospettive della ricerca storica; Sebastiano Tusa Una proposta per istituire un convegno internazionale biennale di archeologica subacquea a Favignana; Honor Frost E’ Punica la nave dello Stagnone!; Gerhard Kapitan Archeologia marina in Sicilia-ancora un dilemma, Gaetano Cafiero moderatore.
Data pubblicazione
01/01/1985