La calorosa accoglienza offerta alla flotta dell’allora “hispanica” Messina al momento della partenza e al ritorno vittorioso dopo la battaglia, ricordata ai giorni nostri con una rievocazione storica di crescente attrazione turistica durante il Ferragosto messinese, e di cui un’edizione risale addirittura al 1903, è rigorosamente documentata in questo testo di Arenaprimo e ci consente di comprendere lo “status” dell’Isola e della città del Peloro, importante crocevia delle rotte dei mercanti e dotata di una piazzaforte militare di prim’ordine posta nel cuore del Mediterraneo; una piazzaforte di grande valenza dal punto di vista difensivo, “attenzionata” anche dai cartografi turchi che, come il celebre Piri Re’is, disegnarono Messina con i suoi palazzi e le sue fortificazioni, in pieno dominio spagnolo, caratterizzandole con le tipiche guglie degli edifici arabi (quasi a voler profetizzare l’imminente sottomissione della città all’Impero Ottomano). La Sicilia, posta al centro del Mediterraneo, fu il baricentro strategico delle rotte delle Armate che composero la grande Flotta Cristiana sotto il comando del Generalissimo Don Giovanni d’Austria; tra luglio e settembre 1571, un numero immenso di navigli si diedero appuntamento nello straordinario e capiente porto di Messina per muovere incontro al Turco e ritornarvi vittoriose il 1° Novembre, accolte dal popolo festante. Oggi, la ristampa di questo pregevole testo, inserito nella collana “La Storia Militare nello Stretto di Messina”, arricchito da immagini, anche inedite, offre allo studioso, ma anche all’appassionato lettore, la piacevole riscoperta di una pagina di storia che educa al senso di appartenenza e aiuta a non far perdere il filo conduttore del proprio passato; uno stimolo per proiettarsi al futuro, nel rispetto di coloro che hanno speso la loro vita per costruire il nostro presente.
Data pubblicazione
01/11/2011