Da Venezia ad Anzio a bordo di Stern, spartano nove metri del 1987: una circumnavigazione che rivela, attraverso le parole del comandante narratore, aedo moderno, suggestioni e ricordi sussurrati dalla corrente. Un racconto vivido di imprese vissute sul mare: la fatica, gli imprevisti, la furia degli elementi che accompagnano la piccola barca, tappa dopo tappa, in luoghi noti e meno noti. Dalla magia del navigare e dalla solitudine al timone scaturiscono i versi che si intrecciano a sorpresa alla cronaca del viaggio e trasportano nei luoghi dei ricordi, dalla Sicilia alle coste dell’Africa, fino al mare del Nord. Il diario di bordo diventa così al contempo memoriale privato e coro polifonico formato da sirene, membri dell’equipaggio, armatori, ospiti, picciottelli di strada, e la rotta che si dispiega da nord a sud seguendo lo stormire degli olivi sul Mediterraneo si rivela anzitutto una rotta interiore. La natura e la memoria sono i temi di un blues che emerge distintamente tra le parole, fino al finale, in cui si ripercorre la realtà di un naufragio vissuto come nuovo punto di partenza.