Lo studio degli insediamenti costieri e, in particolare, degli approdi e dei porti dell'antichità, presenta difficoltà di vario tipo. Chi si dedica a questo lavoro deve indagare non soltanto i cambiamenti morfologici e topografici derivanti dalle attività antropiche svoltesi nell'arco di secoli, ma deve tenere conto anche delle variazioni dell'assetto idrogeologico, dovute a fenomeni tellurici, all'apporto di sedimenti di eventuali corsi d'acqua e alle modificazioni del livello del mare. Competenze diverse debbono essere, dunque, messe in campo nel tentativo di interpretare efficacemente da un lato i dati archeologici e storici, dall'altro quelli geologici. Come è noto, poi, un porto realizzato in antico in condizioni particolarmente felici dal punto di vista della morfologia costiera e dell'esposizione, se non siano intervenuti eventi bellici o catastrofici a determinarne la cancellazione dalle carte geografiche, continua nei secoli a svolgere la sua funzione fino ai nostri giorni, con la conseguenza che sarà estremamente difficile rintracciarne le fasi più antiche, obliterate dalle costruzioni e dalle modifiche più recenti. Questo lavoro, che affronta la questione plurisecolare della definizione topografica e morfologica del porto di Catania, curato da Elena Flavia Castagnino Berlinghieri, archeologa subacquea, e Carmelo Monaco, geologo, è nato sotto i migliori auspici, alla luce delle considerazioni sopra esposte. Le indagini multidisciplinari dei due ricercatori, infatti, hanno evidenziato i cambiamenti progressivi determinati sulla morfologia costiera dai due agenti principali: l'uomo e le forze della natura. Quest'ultima non poco ha contribuito alla trasformazione dei luoghi, attraverso le eruzioni e le colate laviche dell'Etna e l'apporto di sedimenti dei fiumi Simeto e Amenano, un corso d'acqua a regime torrentizio completamente obliterato dopo il terremoto del 1693. Ripercorrendo le fonti storiche, archeologiche e topografiche, dalle età più antiche alle testimonianze più recenti, con il sostegno rigoroso dello studio geomorfologico, gli Autori contribuiscono a ricostruire un quadro convincente della complessità, nello spazio e nel tempo, del sistema portuale catanese. La serietà del metodo e l'approccio multidisciplinare collocano questo lavoro tra gli esempi più riusciti della moderna indagine topografica e geoarcheologica, sia terrestre che subacquea.
Data pubblicazione
04/11/2008