Se si apre un vocabolario alla voce 'navigare' si legge: 'Spostarsi sull'acqua con qualunque mezzo galleggiante'. È evidente che chi ha scritto questa definizione non ha mai navigato! Navigare è esercizio di libertà, navigare è conoscere nuove terre, vedere cosa c'è dietro gli orizzonti... Da Anzio a Gibilterra, la traversata atlantica, e poi Los Roques, Las Aves, Colombia, San Blas, la traversata del Pacifico, le Isole Marchesi... un viaggio e la realizzazione di un sogno. Il sogno di Giovanni Malquori si avvera in un susseguirsi di orizzonti desiderati e poi svelati dall'incedere morbido e deciso della sua Papayaga. Ogni orizzonte prepara il successivo, ma senza frenesia e con un forte senso dell'equilibrio e dell'armonia. Un viaggio, non una fuga. Un'evoluzione, non un cambiamento. Giovanni Malquori è un musicista, forse è per questo che l'armonia regna sovrana in questo diario di viaggio. In ogni passaggio importante del viaggio e del libro c'è sempre una musica di sottofondo che accompagna le parole e scandisce i pensieri, il passare dei giorni e delle onde, colora le emozioni, illumina gli affetti e rivela i desideri. Non ci sono strappi. Giovanni Malquori non rinnega nulla, non scappa da niente e da nessuno. Anzi il contrario. Il tema principale della sua vita è sempre più saldo e nitido. Gli affetti, i suoi figli, la sua famiglia, la sua musica, restano i pilastri incrollabili. Ogni tappa del viaggio è semmai una variazione sul tema. Si cambia il ritmo, il timbro, si improvvisa anche, come solo i grandi musicisti e marinai sanno fare, ma l'idea originaria ne esce ancora più solida. Un sogno sostenibile come recita il titolo. Che sa uscire dal cassetto e realizzarsi scivolando sul mare senza farsi travolgere. Giovanni Malquori trova nel mare l'energia per affrontare e vincere la sfida delle sfide... 'rimanere un uomo normale'.
Data pubblicazione
10/10/2017