Il volume raccoglie una vasta e importante serie di documentazioni che riguardano il passato più o meno recente della città di Comacchio e della sua gente: un’esistenza basata sulla pesca, in particolare, dell’anguilla. A queste si affianca una ricca sequenza di immagini, che ritraggono oggetti e strumenti del lavoro umano, luoghi e ambienti di quello straordinario habitat sociale, produttivo e culturale che sono le valli, circondate dalla terra, ma da sempre estranee al mondo agrario. Questa ricognizione sul passato, sulle orme lasciate dalle generazioni precedenti, si basa su un preciso e attento lavoro di analisi e schedatura e sulle testimonianze dei vecchi artigiani del luogo, a cui ci si è rivolti per spiegare la varietà e complessità degli utensili, la loro denominazione, il loro utilizzo e quali soggetti se ne servivano. Di tali saperi umani millenari, gesti ripetuti, nomenclature di mestiere, oggi non resta ormai molto perché le trasformazioni ambientali, culturali e produttive hanno modificato fortemente il lavoro, gli uomini e la società in cui vivono. È quindi importante recuperare in questa preziosa riproduzione anastatica l’eredità collettiva del passato, che rivive nelle testimonianze fragili e umili come il legno delle piccole imbarcazioni lagunari, o come il giunco, che compone parte degli strumenti del lavoro nelle valli. Le tecniche di pesca che riflettono la società e un orizzonte culturale diverso, un sapere consolidato, illustrate in questo volume permettono di conoscere e riappropriarsi della tradizione, riconoscere i segni e gli strumenti di lavoro di un affascinante mondo d'acque.
Data pubblicazione
01/12/2004