In un mattino di un novembre burrascoso, la Stella del Mare salpa dall’Irlanda e si appresta alla traversata atlantica diretta a New York. È il 1847. La carestia si abbatte sull’isola come un flagello che toglie cibo ai poveri e terre ai fittavoli, che semina epidemie e rancore nei confronti dell’Impero britannico. A bordo della nave ci sono quindici passeggeri di Prima Classe e, fra i quattrocento di Terza, una manciata di giovani speranzosi e una massa di donne, neonati, vecchi ammalati e denutriti. Ci sono un possidente diseredato del Connemara, Lord Kingscourt, sua moglie Laura con i figli, e la bambinaia Mary Duane; un giornalista e aspirante romanziere americano, Grantley Dixon; un chirurgo dublinese e un Maragià indiano; e c’è una «creatura della notte», un passeggero di Terza Classe che gli abitatori insonni della nave chiamano «il Fantasma», perché compare solo quando scende il buio e cammina claudicante avanti e indietro, da prua a poppa. I naviganti all’apparenza hanno poco in comune; eppure a legarli è un passato che riemerge pagina dopo pagina, e rivela amori indicibili, lutti, vite di strada nei sobborghi delle città e nelle campagne, storie di nobili famiglie decadute. Rivela che un passeggero è salpato per uccidere e uno, ignaro, per morire. E più la Stella del Mare si avvicinerà alla terra promessa, più i passeggeri si troveranno faccia a faccia con quel passato.
Data pubblicazione
01/06/2003