I Mediterranei nel Novecento, ossia il mondo mediterraneo oltre se stesso. Potrebbe essere questo il fil rouge del terzo tomo, puntato sui grandi mutamenti e su alcuni aspetti emblematici. Lo sfondo è, appunto, quello di un secolo che corre: con l'elettricità, le automobili, le navi corazzate, il volo aereo, le guerre a scenari multipli, gl'impieghi dell'energia atomica, i viaggi nello spazio, le telecomunicazioni : dal telefono alla radio, dalle reti televisive all'intelligenza artificiale, fino al web. Le strutture dell'immaginario si dilatano e, sollecitate dalle tecniche, si virtualizzano, sciogliendosi sempre più comunemente nelle logiche algoritmiche della telematica. Ma mentre gli apparati economici e geopolitici, a seguito di tutto ciò, registrano nuove dinamicità su scala planetaria, proiettandosi anche negli spazi orbitali, con l'impiego ormai consueto dei sistemi satellitari, ritornano fenomeni antichi come le grandi migrazioni, con effetti sempre più influenti e problematici: il pregiudizio etnico e culturale si fa particolarmente contagioso, le disuguaglianze crescono, le questioni sociali si acuiscono. E a fronte di un Mediterraneo investito in pieno dagli esodi, un ruolo chiave viene esercitato dall'Europa più ricca e industrializzata, che, meta tra le maggiori degli spostamenti migratori, ondeggia tra chiusure e aperture, mentre, nelle logiche di un sistema «occidentale» che pretende da secoli la guida dei processi, si continua a rivendicare, con ostentazione o di fatto, il primato dei valori ultimi, morali e civili, del mondo cosiddetto libero. Gli scenari si presentano in definitiva complessi e ridondanti, con risvolti e connessioni strutturali di ordine globale. Gli otto studiosi che hanno redatto il terzo tomo di Storia dei Mediterranei cercano di fare i conti allora con tale complessità, da prospettive differenti e nodali: l'auto-rappresentazione del mondo occidentale tra realtà e presunzione; i bisogni, le tecnologie, il cosmo e l'occupazione degli spazi orbitali; la semantica del mare nostrum tra passato e presente; la fotografia e la scena delle marine militari tra l'Ottocento e il Novecento; la modernità e le influenze liberali nel mondo arabo; le rivoluzioni tecnologiche e conoscitive della subacquea; la divisione internazionale del lavoro al tempo delle grandi migrazioni; infine, le vie protostoriche di comunicazione e dei commerci come quadro orientativo dell'Europa di oggi per il ripensamento delle proprie risorse.