Arcivescovo di Uppsala, primate di Svezia, cardinale e umanista, Olaf Manson, il cui nome fu latinizzato in Olaus Magnus, visse a lungo in Italia, a causa della Riforma che lo tenne lontano da Uppsala, sua sede arcivescovile, e dalla Svezia; si stabilì dunque prima a Venezia, poi a Roma, dove morì. Partecipò attivamente al Concilio di Trento e, anche per appagare la curiosità e l'interesse che gli ecclesiastici e gli umanisti italiani manifestavano nei confronti del mondo nordico,. compose l' Historia de Gentibus Septentrionalibus, nella quale non narra, se non occasionai mente, eventi storici, ma descrive i costumi del suo popolo, le sue istituzioni, le sue credenze, ancora in parte paganeggianti, illustra i caratteri dell'agricoltura e dell'artigianato nordici, gli usi bellici con cui gli svedesi difendevano gelosamente la propria libertà e gli ingegnosi espedienti grazie ai quali essi erano in grado di condurre, pur in quei climi, un'esistenza decorosa, non priva di svaghi e di piaceri. Negli ultimi sei libri l'autore compone un «bestiario», descrivendo gli animali domestici e selvatici propri di quelle terre, gli uccelli, i pesci, gli esseri mostruosi degli abissi e, infine, i fastidiosissimi insetti. Il nostalgico amore per la patria lontana ispira e avviva queste pagine.
Data pubblicazione
01/11/2001