Il caldo e la storia futura Che rapporto c’è tra il clima e la storia degli uomini? Sulla base di dati scientifici e di documenti storici, Pascal Acot ricostruisce la lunga storia del clima, a partire dal crepuscolo polare di duemiliardi di anni fa, e mostra come essa sia inestricabilmente connessa con quella degli esseri umani, da quando hanno cominciato ad abitare la Terra. Il percorso all’indietro nel tempo contribuisce a chiarire alcuni passaggi storici controversi della storia delle società umane, dal declino dell’impero romano alle carestie in età medievale, dalla fine della Fronda alle disfatte militari attribuite in Russia al Generale Inverno. E tuttavia l’autore invita alla più grande prudenza: nulla, per esempio, autorizza a dire che la Rivoluzione francese è indissolubilmente legata alla piccola glaciazione, anche se quest’ultima ha certo svolto un ruolo rilevante nella storia economica e sociale della Francia di età moderna. Come che sia, l’umanità è fin qui sempre riuscita ad avere ragione dei vincoli che le erano imposti dal contesto ambientale. Nella fase più recente, però, è intervenuta una vera e propria rivoluzione: mai, prima dell’era industriale, l’uomo aveva potuto influire direttamente sul clima. Gli scienziati sono ormai concordi nell’affermare che il riscaldamento del pianeta connesso con le attività umane rende assai più gravi le attuali irregolarità. E tuttavia non si può pensare di cambiare il rapporto tra l’umanità e la biosfera senza cambiare i termini delle relazioni che gli uomini intrattengono tra loro. Scritta in modo semplice e piano, documentato e accattivante, la Storia del clima di Pascal Acot dona al lettore una chiave per comprendere le sfide del mondo a venire, e lo invita contemporaneamente a un’ineludibile riflessione politica sui destini del nostro pianeta. In un tempo in cui il dibattito sull’ambiente riempie le pagine dei giornali, torna in una nuova edizione aggiornata un classico della storia del clima.
Data pubblicazione
01/11/2011