Territorio di confine tra il Mediterraneo e l’Europa centro-occidentale e nodo di comunicazioni essenziali in tutte le direzioni, la Liguria non ha mai mutato nel tempo la sua funzione primaria. Lo spazio ligure si presenta infatti, fin da tempi lontani, come un’area di frontiera che, precocemente immersa nell’economia-mondo, per la sua posizione periferica e internazionale, assume un ruolo essenziale nell’elaborazione della storia italiana e nella formazione progressiva di un sempre più ampio Occidente. Una citazione esidoea riconduce all'VIII secolo a.C. la più antica menzione scritta del popolo ligure. Ma ben più remota è l'epoca in cui se ne possono fissare le origini, così come assai più ampio di quanto segnino gli ordierni confini è lo spazio in cui si delineano i "caratteri originali" di un'identità ligure. Inizia nel 643 d.C. il lento processo di forse destinato a porre le basi della costruzione di un organismo vitale che, innestato nel cuore dell'Occidente europeo e fin da allora connesso all'area marittima, si propone come mediatore privilegiato nel rapporto tra Oriente e Occidente. A partire dal Mille i Liguri diventano protagonisti di una singolare espansione che li vede ugualmente presenti dalla Cina fino alle isole atlantiche.
Data pubblicazione
01/11/2010