La navigazione fu attività primaria per gli antichi greci, che senza dubbio lasciarono la loro impronta nella “Koivon” dei popoli marinari del bacino mediterraneo. L’evoluzione del loro diritto della navigazione può considerarsi il paradigma del passaggio dalle norme consuetudinarie delle origini ad un articolato ed uniforme “corpus” normante l’intera materia. Il saggio ricostruisce un quadro mirato dei progressivi passaggi necessari all’adeguamento della realtà del dover essere al mondo dell’essere in un’epoca in cui, se non nella sua fase culminante, non si ha ancora la percezione di una separazione espressa tra elaborazione concettuale giuridica e attività umana. In tale contesto, caratterizzato da opere scritte conglobanti indistintamente una pluralità di discipline, gli accenni d’interesse giuridico non sono sempre facilmente individuabili.
Data pubblicazione
01/11/2008