Un libro piacevolissimo da leggere anche per il taglio narrativo e simpaticamente personalistico che Bari decide di adottare; un po’ perché è nel suo stile “leggero” – essere rigorosi senza essere pedanti – e un po’ perché l’autore se lo può permettere, in quanto unanimemente considerato tra i maggiori esperti conoscitori, attivisti e animatori culturali di cose tiberine. Sul Tevere, ovviamente, è stato scritto di tutto. C’era da trovare un modo originale e non scontato per orchestrare un vademecum di informazioni fondamentali, ma anche di curiosità, segreti, notizie inedite, resoconti di vario genere, storie conosciute e meno note, etc. E allora: il Tevere dal punto di vista geografico, idrografico, naturalistico, storico, ecologico, politico, regionale, urbano. Il libro reca traccia di questi percorsi simultanei e stratificati, ad ampio spettro di analisi. Tante “letture” parallele – e d’altro canto interconnesse – dell’unico oggetto di studio. Che è anche e soprattutto oggetto di amore, passione, desiderio.
Data pubblicazione
04/12/2016