Livorno sta da anni ripensando, con singolare tenacia e coerenza, il suo ruolo di città di mare alle prese con un radicale cambiamento di bisogni e funzioni che per secoli hanno scandito la sua storia. [ampia rassegna I tesori del mare. Suggestioni miti trasparenze nasce da questa riflessione. Livorno attinge così alla cultura quasi per un bisogno di meditazione. Guarda al mare, che ha vissuto con una particolare intensità, da punti inusuali. Lo scandaglia attraverso l'immaginario che è riflesso nella cultura artistica di un periodo assai lungo di tempo. E lo fa con una prospettiva di ampio respiro dove l'immersione nelle radici locali si traduce, in realtà, in una possibilità di lettura universale. Si tratta di una necessità, si potrebbe dire, tutta interna, e proprio questa condizione fa sì che il progetto culturale della mostra, nato da un'esigenza profonda e non estemporanea, sia forte e si proponga al pubblico con un richiamo straordinario. La storia, ormai decennale, di mostre promosse dal Comune di Livorno, con rigore e con attenzione allo sviluppo dei fili che si dipanano in modo originale da una costa storicamente animata da avanguardie e fermenti artistici, è una ulteriore garanzia della prosecuzione di un percorso culturale che ha già dato i suoi frutti. Livorno città di bastioni medicei e di moli arricchisce in questo modo la sua identità di città di mare e di cultura. È un ulteriore esempio delle risorse che la cultura può offrire per attraversare i passaggi del cambiamento mantenendo ben salde le radici della memoria delle singole comunità.