La pubblicazione, encomiabile per la sua accuratezza, parte da un punto di vista storico in quanto descrive le piene passate, quelle per le quali si hanno dati precisi, senza tuttavia avanzare previsioni per l'avvenire, ma a seguito delle catastrofiche inondazioni che nel novembre 1966 colpirono alcune fra le più belle città e regioni italiane, l'Accademia dei Lincei tornò ad occuparsi da nuovi punti di vista degli eventi idrogeologici. Più precisamente, nel 1967 i Lincei indissero un riuscitissimo Convegno su «Le scienze della natura di fronte agli eventi idrogeologici», seguito poi nel 1969 da una Tavola rotonda su «Foreste ed alluvioni» e da un memorabile Convegno internazionale su «Piene: loro previsione e difesa del suolo». Nel corso dei due suddetti Convegni, venne assegnato il premio internazionale istituito dall'Accademia per uno studio su «Schemi e modelli matematici in idrologia» La nuova Commissione ha subito messo in cantiere vari studi in continuazione dei precedenti. Il primo ad apparire è il presente volume, dovuto al Prof. Ing. Pietro Frosini dedicato alle piene del Tevere è redatto, con la coscienza e competenza proprie dell'autore, secondo il menzionato indirizzo storico. È questo infatti un accurato studio del passato, con riferimento non soltanto alle portate di piena, ma anche alle epigrafi che ricordano le altezze d'acqua raggiunte, ad episodi particolari verificatisi in alcune zone e perfino a pasquinate sul Tevere. L’autore ha dato molti contributi all’idrologia, ma su tutti primeggiano quelli relativi al Tevere, e cioè le relazioni tra le portate e le precipitazioni nel bacino del Tevere. La piena del Tevere nell'inverno 1928-1929. Variazioni dell'alveo nel tronco urbano del Tevere in relazione al progetto di banchinamento. Studio idrologico del bacino del Tevere.