Nel grande mare degli studi di Storia sulla Cartografia medioevale molto è stato detto e tutto (o quasi; ed anche il contrario di tutto, si potrebbe sostenere) è stato affermato. Infatti un tal genere di studi abbraccia una serie molto numerosa di settori e di competenze che non è possibile definire solo geografiche né storiche; entrano in gioco fatti tecnici o addirittura riguardanti i materiali impiegati e fenomeni culturali, di diversa ampiezza, come quelli toponomastici, che non sottendono solo lingue o dialetti, ma anche la terminologia geograficae quella marinara. Per tutte queste ragioni ed anche perché gli studiosi che si dedicano a ricerche in tale campo (ed espressamente in quello della cartografia nautica) non sono molti, sia in Italia, sia all'estero, ogni contributo originale recato al progresso delle conoscenze va accolto con soddisfazione e diffuso, affinché, attraverso di esso e su di esso si apra una discussione che è da augurarsi il più ampia possibile ed apportatrice di un progresso delle conoscenze, più o meno specifiche e settoriali o globali e complessive. Pertanto il Centro Interdipartimentale di Studi Geografici Colombiani dell'Ateneo Genovese (che oggi, anche per adeguarsi al nuovo Statuto sull'Università, sta mutando denominazione ed allargando le sue competenze, assorbendo pure il Civico Istituto Colombiano) è lieto di ospitare questo ponderoso lavoro del prof. Alberto Capacci, dedicato alla toponomastica della cartografia nautica di tipo medioevale, che si inserisce nel solco delle ricerche e dei lavori del Kretschmer, del Lelewel, del Caraci e del Cortesão (per citare solo autori di fama internazionale). In esso sono trascritti, comparati e studiati tutti i toponimi di quindici diverse carte di vari periodi: quindi anche dell'età moderna, ma di tipo medioevale, per concezione e lettura. Si tratta di un lavoro che ha richiesto parecchi anni di lavoro e che si sviluppa in un numero cospicuo di pagine, fornendo materiale interessante, come si è detto, in vari campi e suscettibile di innumerevoli approfondimenti e riflessioni critiche. Va perciò lodato lo sforzo compiuto dall'Autore, anche sul solo piano della raccolta toponomastica. Presentazione di Gaetano Ferro
Data pubblicazione
01/11/1994