La storia dei trabocchi che punteggiano il litorale teatino è anche la storia di gruppi di migranti ebrei arrivati sulle nostre coste nel XVII secolo. Si deve a due famiglie: i Verì di origine sefardita e gli Annichini di origine tedesca, carpentieri e fabbri di grande esperienza, l’invenzione del trabocco adatto alla pesca di costa e capace di resistere alla forza delle maree e alla tipicità delle stagioni. L’apparato fotografico è di Gaetano Basti.
Data pubblicazione
01/07/2003