Un’opera italiana, monumentale, in sette volumi, elaborata e pensata da Francesco Ogliari e Lamberto Radogna che si sono avvalsi della collaborazione di numerose persone tra cui Achille Rastelli, Giorgio Spazzapan, Alessandro Zenoni. Questa collana, fa parte di un’opera molto più vasta dal titolo Storia dei Trasporti Italiani, che si occupa dei trasporti terrestri, aerei, marittimi locali, fluviali, lacuali, divisa per regioni e comprendente anche le terre di oltremare. Ci sono voluti anni di ricerche, dal 1961 al 1987, per reperire le rarissime fotografie e scrivere l’opera completa, compresi i sette volumi dei Trasporti Marittimi di Linea di cui ci occupiamo. La serie dei volumi ha ottenuto, per numerosi anni di seguito, premi alla cultura della Presidenza dei Ministri. Lamberto Radogna, morto senza vedere il completamento dell’opera, è stato l’anima di questa ricerca effettuata in numerosi archivi di tutta Italia da Trapani a Trieste e con il coinvolgimento di Cantieri Navali, Musei, Armatori. Insomma un’opera corale e unica per non dimenticare la storia della nostra marina mercantile. Come scrive Francesco Ogliari: “Perché un giorno si possa leggere, in una diversa libertà priva di conformismo la storia dei pochi fatti e delle molte parole del nostro tempo”. Questo secondo volume che si occupa dei trasporti marittimi di linea dall’Adriatico per rotte vero l’oriente e le Americhe ha in copertina il ritratto del primo vapore del Lloyd Triestino, Arciduca Ludovico d’Austria. Tra le società di navigazione, prese in esame, troviamo una vecchia gloria pugliese: La Società Puglia. Tornata nella regione del Sud nel 1854 quando fu istituito un servizio mensile che navigava da Marsiglia a Trieste e quindi con i suoi piroscafi Amalfi e Sorrento faceva scalo regolare a Bari. Dopo l’unità d’Italia si cercò subito di agevolare le comunicazioni via mare tra le varie regioni: La mancanza di una rete ferroviaria lungo la penisola costrinse il governo a istituire e sovvenzionare alcune linee di navigazione a vapore lungo le coste della penisola soprattutto per il trasporto della posta. Nel 1875 fu fondata la Compagnia Barese di Navigazione a Vapore che acquistò il piroscafo Liburno costruito nel cantiere Schlick di Fiume che aveva un vapore di 32 cavalli. La compagna barese acquistò anche la nave Bari che effettuava traffico di vini e oli pugliesi fra Brindisi, Bari, Venezia e Trieste. I guadagni furono buoni. Quindi nel 1876 alcuni altri commercianti baresi costituirono la Società di Navigazione Puglia, che si avvalse di 4 navi a vapore di fabbricazione inglese, che alla fine del 1887 raggiunsero il numero di nove: Peuceta, Fieramosca, Bari, Dauno, Barion, Gargano, Lucano, Japiga, Melo.Sono poi prese in esame altre Compagnie di Navigazione, tra cui La Società Veneziana di Navigazione a Vapore, il Lloyd Triestino, la compagnia Austro Americana con il Marianne del 1901, la Cosulich di Trieste con i piroscafi San Giusto e Presidente Wilson, la Navigazione Libera Triestina etc., tutte descritte minuziosamente con la loro storia, corredate da numerose fotografie in bianco e nero, delle loro imbarcazioni. Dopo aver parlato dei Cantieri di Monfalcone, il volume termina con la descrizione degli armamenti minori dell’Adriatico.