Il fascino indiscutibile che l'archeologia subacquea riveste anche presso un pubblico vasto è dovuto ai caratteri particolarissimi dell'ambito di applicazione: un patrimonio immenso, di cui si ignora la natura fintante che non torna alla luce, sedimentato nel corso dei secoli e dei millenni non per volere dell'uomo ma a seguito di eventi sempre disastrosi, collocato nelle aree più diverse per pura casua-lità, ma attraverso il quale, tuttavia, è possibile ricostruire parti rilevantissime del-la storia della civiltà umana. La tutela di una siffatta eredità culturale si presenta particolarmente difficile e complessa, sia per le ovvie ragioni connesse alla particolarità ambientale del con-testo sia per le profonde diversità tipologiche dei fattori di rischio, soprattutto di natura antropica. L'informazione e la formazione su un patrimonio tanto specialistico sono per-tanto compiti prioritari di chi è responsabile ultimo della conservazione e tutela e pertanto si è ritenuto opportuno, da parte della Dirczione Generale per i beni ar-cheologici, favorire l'edizione del testo di Giacomo Cavillier, testo che fornisce in modo accessibile e immediatamente operativo strumenti conoscitivi e formativi ad operatori attivi nel campo della tutela del patrimonio sommerso. Nelle attività di prevenzione l'Italia ha il vantaggio di potersi avvalere di risor-se organizzative e umane di altissima qualità, che operano in collaborazione con le Istituzioni statali deputate. Soprattutto ad esse è indirizzato questo testo, che però si rivolge anche ad un pubblico più vasto, con lo scopo di diffondere la conoscenza e sensibilizzare l'interesse verso la straordinaria ricchezza culturale che giace sui nostri fondali.
Data pubblicazione
01/12/2005