Puntualmente, come da tradizione ormai consolidata, vengono pubblicati gli atti del quarto convegno internazionale Mare e Territorio, che, in questa edizione, ha focalizzato particolarmente i problemi della tutela de/l'ambiente marino, della responsabilità per danni da inquinamento e dei sistemi assicurativi, in relazione alle convenzioni internazionali vigenti in materia. L'autorevolissima presentazione di questo incontro di studio da parte del Magnifico Rettore dell'Università di Palermo prof. Ignazio Melisenda Giambertoni mi esime da considerazioni e commenti circa la validità dell'iniziativa. Tuttavia mi piace sottolineare che il presente “quaderno” viene realizzato in coincidenza con l'inizio della celebrazione dell'anno europeo dell'ambiente, che ha il preciso obiettivo di convincere ogni cittadino a svolgere un ruolo attivo nella salvaguardia e nel miglioramento dell'ambiente, in una società dove le frontiere contano sempre meno, per cui bisogna avere un'ottica internazionale per difendere con efficacia ciò che viene definito come patrimonio comune dell'intera umanità. Lo scorso anno, la collisione avvenuta nello Stretto di Messina tra la “Patmos” e la “Castillo de Monte Aragon” aveva dato lo spunto per la scelta del tema di quest'ultimo convegno, ma, proprio pochi giorni prima del suo inizio, l'affondamento nell'Atlantico di un sommergibile nucleare sovietico aveva riproposto drammaticamente l'estrema attualità di questa trattazione. Recentemente, poi, il gravissimo episodio di inquinamento del fiume Reno, che interessa diversi Stati, dimostra ancora una volta - se ce ne fosse bisogno - che qualsiasi soluzione può trovare una linea di intervento soltanto nel quadro della cooperazione internazionale. Tutto ciò ha trovato nell'attività culturale svolta dalla Delegazione agrigentina della Lega Navale Italiana un preciso punto di riferimento, come si evince dai numerosi ed altissimi apprezzamenti che le sono stati indirizzati. Ogni giorno è fatto di decisioni e scelte che si ripercuotono sull'ambiente. Soltanto quando riusciremo a comprendere lo stretto legame che intercorre tra uomo ed ambiente sarà più facile accettare le norme relative alla sua protezione ed applicarle in ogni fase del processo decisionale. Il rinnovato patrocinio concesso dall'Assessorato Regionale al Territorio della Regione Siciliana vuole certamente costituire uno stimolo perché si realizzi una reale consapevolezza delle conseguenze che il nostro comportamento può avere a lungo termine, per cui è necessaria una migliore informazione ad ogni livello: governativo, istituzionale, industriale, imprenditoriale, agricolo, scientifico ed, ancora, istruttivo, produttivo, distributivo: insomma, tutti dobbiamo saperne di più ed impegnarci di più. Col presente volume, ventunesimo della serie, si mette a disposizione degli studiosi ulteriore materiale, tratto dalle relazioni ufficiali e dalle comunicazioni presentate, di vastissimo interesse, con una prospettiva certamente moderna ed operativa. Il tema indicato nella mozione conclusiva per il prossimo convegno «conservazione delle risorse biologiche marine e strutture operative» va inquadrato ancora una volta nel contesto mediterraneo e rappresenta certamente un rinnovato invito a convivere con la natura, immaginando - con una definizione da cantico francescano - accanto ad una «sorella acqua» ed a «sorella terra» un «fratello mare»: da ciò, per l'umanità intera, una relazione necessaria, fatta di accorto, sensibile, affettuoso rispetto. di Gaetano Allotta
Data pubblicazione
01/04/1987