Nelle decine e decine di secoli che costituiscono la sterminata sequenza della storia dell’uomo, poche sono le date che meritano di essere menzionate. Il 29 maggio 1453 è però, senza alcun dubbio, una di queste. E in questo terribile giorno che, dopo oltre un millennio di gloria, crolla l’Impero Romano d’Oriente. La sua capitale, Costantinopoli, viene messa al sacco dalle armate di Maometto II, il sultano dei Turchi. Dalle ceneri dell’Impero Bizantino sorge l’Impero Ottomano, la cui ombra minacciosa accompagnerà come un incubo i secoli successivi della storia d’Europa. Questo volume di uno dei più grandi storici del nostro secolo, in grado di unire l’accurata documentazione di prima mano con quella fluidità del raccontare che solo gli inglesi possiedono, presenta al lettore le otto terribili settimane dell’assedio, le spettacolari macchine da guerra, l’eroismo dei combattenti, la resistenza della popolazione, l’abilità degli strateghi, e le spaventose conseguenze politiche e culturali che la caduta di CostantinoPoli portò con sé.
Data pubblicazione
01/01/1997