È a Helsinki che il narratore vede, per la prima volta, il Tramp Steamer, un cargo mercantile hondurefio, sudicio, semidistrutto, con il nome mezzo cancellato. Un relitto che gli ispira una solidale simpatia e che riapparirà nella sua vita: in Costa Rica, in Giamaica, alle foci dell'Orinoco. Casuale come gli incontri con il cargo è quello con il suo capitano, Jon Iturri, e sotto il segno delle coincidenze nasce un'amicizia che spinge Jon a raccontare la sua storia: contattato dal libanese Abdul Bashur e da Maqroll il Gabbiere - personaggi ben noti ai lettori di Mutis - per la gestione del Tramp Steamer, egli accetta a condizione di vedere prima la nave e di parlare con la proprietaria, Warda, sorella di Abdul. La nave è vecchia e trascurata, ma Warda è bellissima, intelligente, forte: Jon ne rimane ammaliato. I due decidono di incontrarsi periodicamente, per discutere della gestione commerciale del cargo. Si vedono a Marsiglia. A Lisbona si confessano il loro amore, un sentimento senza speranze ne futuro. I porti di mezzo mondo divengono i luoghi per i loro appuntamenti. Finche Warda non dà segni di malinconia e il Tramp Steamer di cedimento. Finche Warda non torna a Beirut e il cargo non naufraga, travolto da una piena dell'Orinoco. E per Jon è inutile partire alla ricerca del suo amore: lei non c'è, non ci sarà mai piu. " I suoi sogni europei e di altro genere erano svaniti, e avevano perso ogni ragione e ogni consistenza. Rimanevano i sentimenti che la univano a me. Erano intatti, ma su di essi non si poteva costruire nulla."
Data pubblicazione
01/07/1999