Un pescatore -Urashima Taro- sottrae una tartaruga alle angherie di un gruppo di bambini. Come ricompensa, la regina Othoime lo invita nel suo regno sottomarino dove, tra meraviglie d’ogni sorta, Taro trascorre giorni davvero felici. Ma la nostalgia si fa sempre più intensa eTaro decide di tornare a casa. Come ricordo, la regina gli dona un prezioso scrigno che egli però non dovrà aprire mai. Al ritorno, Taro scopre che tutto è cambiato. Il suo paese è diventato una città, una fabbrica ha preso il posto della sua casa, per le strade è tutto un viavai di auto, l’aria è diventata irrespirabile. Triste e desolato va alla spiaggia, si ricorda dello scrigno e lo apre. Una nuvola di fumo bianco lo avvolge. E Taro invecchia improvvisamente… Un’antica storia giapponese, a metà tra fiaba e mito, riletta in chiave contemporanea e trasformata in una moderna parabola sul rapporto tra uomo e natura. La luminosità dei colori e la limpidezza delle immagini restituiscono l’antico sapore della storia mentre la tecnica con la quale sono state realizzate le tavole -plastilina e computer- dimostra che anche la tecnologia qualche volta va d’accordo con l’ambiente.
Data pubblicazione
01/07/2009